Hai da poco comprato la tua prima reflex ma non sai come si usa e vorresti imparare ad scattare in manuale?
Nessun problema! In questo articolo voglio parlarti proprio di questo argomento, fondamentale nella fotografia (se ancora non sai quale fotocamera comprare, leggi l’articolo Quale macchina fotografica comprare per iniziare a fare foto).

Con la reflex è possibile scattare in diversi modi, ma quello che ti permette davvero di imparare a fare fotografia è quello manuale. Quando scatti in manuale sei tu che gestisci la macchina fotografica e non è lei che decide come scattare.

Per scattare in manuale, devi imparare ad usare alcune regolazioni fondamentali.

QUALI SONO LE PRINCIPALI REGOLAZIONI PER UTILIZZARE LA REFLEX IN MANUALE?

La prima cosa da fare è quella di impostare la tua macchina su M ovvero “manuale”.

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Successivamente, per usare la tua macchina fotografica in manuale devi imparare ad utilizzare tre regolazioni:

  • Tempo di scatto
  • Apertura del diaframma
  • Sensibilità ISO

Quando scatti in automatico (A), queste tre regolazioni vengono decise dalla macchina fotografica, ma scattando in manuale sei tu che decidi questi valori. Andiamo a vedere queste tre regolazioni nel dettaglio, cercando di capirle meglio.

  • TEMPO DI SCATTO

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Il tempo di scatto ti permette di decidere per quanto tempo la luce deve entrare nell’obiettivo. Più il tempo di scatto è lungo, più luce entrerà nell’obiettivo e più la tua foto risulterà luminosa. Allo stesso tempo però, più il tempo di scatto è lungo, più la foto risulterà mossa. Per questo devi trovare il giusto compromesso. Ad esempio con il tempo di scatto 1/125 (molto breve) abbiamo la certezza di avere uno scatto fermo evitando soggetti mossi. Quindi 1/125 sarebbe il valore del tempo di scatto ideale. Ma se hai la macchina sul cavallettoe devi scattare una foto di paesaggio, puoi impostare un tempo di scatto più lungo, ad esempio 1 secondo, 10 secondi etc.. a seconda della situazione in cui stai scattando (di solito si usano tempi molto lunghi per scattare foto di notte, come ad esempio al cielo stellato). Il valore del tempo di scatto deve essere associato al valore del diaframma.

  • APERTURA DEL DIAFRAMMA

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Come ho spiegato nell’articolo Come funziona la reflex, il diaframma si trova nell’obiettivo, ed è composto da lamelle che si stringono e si allargano in modo da far entrare più o meno luce. Il diaframma sulla macchina fotografica è indicato da f + numero. Più che il numero è basso, più il diaframma sarà aperto e più luce entrerà nell’obiettivo; più che il numero diventa alto, più il diaframma si chiude e farà entrare meno luce.

Il diaframma, oltre a determinare la quantità di luce che entra nell’obiettivo, influisce anche sulla profondità di campo. In parole povere la profondità di campo è la sfocatura sullo sfondo della foto. Come spiego nell’articolo Come fare lo sfondo sfocato nelle foto, per ottenere una foto con lo sfondo sfocato dovrò aprire il diaframma il più possibile, avendo così un numero basso (ad esempio f1.4).

Perciò se fai un ritratto ad una persona utilizzerai un diaframma molto aperto, come ad esempio f1.8, che ti permette di avere lo sfondo sfocato ed il soggetto a fuoco.

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Se invece devi scattare una foto di paesaggio, imposterai un diaframma molto chiuso, come ad esempio f20, per avere tutto a fuoco.

I valori del tempo di scatto e del diaframma devono essere bilanciati tra di loro. Tornando agli esempi di prima, se scatti un ritratto con apertura di diaframma f1.8 che farà entrare molta luce, puoi compensare con un tempo di scatto molto veloce (1/400 o addirittura 1/1000 ad esempio). Se invece scatti una foto di paesaggio con diaframma f20 e quindi facendo entrare poca luce nell’obiettivo, puoi compensare utilizzando un tempo di scatto molto lungo (tenendo presente il fatto che la macchina fotografica è posizionata su un cavalletto). In questo modo le immagini saranno esposte correttamente. Quindi questi due valori vanno saputi gestire per farli lavorare insieme, evitando di avere una foto troppo sovraesposta o sottoesposta. Oltre a questi due valori, il terzo che dobbiamo lavorare è la sensibilità ISO.

  • Sensibilità ISO

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La sensibilità ISO rappresenta la sensibilità del sensore. Come spiego nell’articolo Come funziona la reflex, il sensore è quello che prima era il rullino nella macchina fotografica analogica, ovvero un supporto sul quale va ad imprimersi l’immagine. Nella reflex digitale, il sensore è una piastrina sensibile alla luce, composta da una serie di pixel. Nel momento in cui scatti, l’otturatore si apre e contemporaneamente si alza lo specchio, facendo entrare la luce che passa dall’obiettivo e quindi dal diaframma e va ad imprimersi sul sensore. Questo sensore elettronico ha la possibilità di essere più o meno sensibile alla luce: la sensibilità ISO viene indicata da numeri che vanno da 100 a 200 a 400 a 800 e così via, andando sempre a raddoppiare. Se per esempio ti trovi a scattare in una situazione molto buia ed aprire il diaframma al massimo non basta, ed usare un tempo troppo lungo renderebbe la tua foto mossa, ecco che viene in soccorso la sensibilità ISO. Da ISO 100 (sensibilità bassa) vai ad aumentarla. Quindi un numero alto corrisponde a maggiore sensibilità del sensore alla luce, e quindi porterà ad avere una foto più luminosa. Questo è un fattore molto positivo, perché se per esempio nella tua foto vuoi tutto a fuoco e quindi un diaframma chiuso che non permette di far entrare molta luce nell’obiettivo, basta alzare gli ISO per avere un foto correttamente esposta. Oppure se stai scattando ad un soggetto in movimento e la situazione è un po’ buia, alzi gli ISO e la foto sarà corretta. Però alzando troppo la sensibilità ISO, la foto inizia ad avere il cosiddetto “rumore”, ovvero un fastidio che la rende sgranata. Questo perché alzando gli ISO, il sensore viene sforzato eccessivamente per vedere più di quello che può vedere nella scena buia. Si andranno quindi a creare dei pixel che non sono reali e che risulteranno fastidiosi. Quindi stai attento a non alzare troppo gli ISO, soprattutto se per scattare usi una reflex base entry level, non superare gli 800 ISO.

In conclusione, queste sono le tre regolazioni principali da conoscere per poter scattare in manuale con la tua reflex. Come tutte le cose c’è bisogno di molta pratica. Devi sperimentare facendo un po’ di scatti provando a vedere la differenza tra uno scatto con tempo lungo e uno con tempo corto, oppure fare alcuni scatti con diaframma aperto ed altri con diaframma chiuso, o ancora prova a scattare una foto con gli ISO al massimo e guarda il risultato sulla foto, in modo da capire l’effetto che queste regolazioni hanno sulla foto. Dopo aver fatto un po’ di pratica, capirai il meccanismo ed imparerai piano piano a conoscere al meglio la tua reflex.


 

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6 Risposte
  1. Antonella

    Ho acquistato una macchina fotografica usata modello CANON EOS 1200D. Non ho il
    Manuale d’istruzione. Per favore potete inviarmelo? Grazie cordiali saluti
    Antonella Tironzelli

  2. […] Diaframma: composto da lamelle che si stringono e si allargano in modo da far entrare più o meno luce. Il diaframma sulla macchina fotografica è indicato da f + numero. Più che apriamo il diaframma e più che questo numero diventerà basso; più che lo chiudiamo e più che il numero diventa alto. Come spiego nell’articolo Come fare lo sfondo sfocato nelle foto, per ottenere una foto con lo sfondo sfocato dovrò aprire il diaframma il più possibile, avendo così un numero basso (ad esempio f1.4). Se vuoi imparare ad impostare l’apertura del diaframma quando usi la reflex in manuale, leggi l’articolo Come usare la reflex in manuale. […]

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